lunedì 17 ottobre 2011

Il matrimonio: non voglio essere Kim Kardashian

Oggi sono qui perché voglio ufficialmente fare una protesta contro le fiere dedicate agli sposi. Come sapete anche le principesse precarie (quale io sono, modestamente) convolano a nozze e devono trovare un po' di informazioni per evitare di fare una cerimonia tipo quella di Kim Kardashian. Di solito accompagnate dai propri fidanzati, o in alternativa dalla mamma e/o dalla futura suocera, le spose si lanciano in questi posti  con una temperatura da foresta tropicale e ricchi di esemplari umani di ogni tipo, cercando di avere il maggior numero di input per il grande giorno.

Ora sto per dire una cosa ovvia: comunque vada bisogna spendere (e considerando che noi giovani siamo i nuovi poveri non si capisce come sia possibile). Attorno al "per sempre" si e' creato un business, che spesso si nasconde dietro termini incomprensibili come "georgette", "plissettato", "shabby chic" (ma che cavolo è??).  E se il parrucchiere da molto tempo è diventato hair stylist, anche il fiorista non è più tale ma è flower designer (se lo chiamate fiorista siete proprio dei cafoni). Il succo è lo stesso: per avere una messa in piega e un mazzo di fiori bisogna vendere entrambi i reni. Il bianco non è più il colore principe, ma si deve seguire la parola d'ordine: differenziarsi e stupire. Scegliere un tema e declinarlo ovunque, persino sulla carta igienica. Credo che i wedding planners abbiano fatto più danni dei tronisti.
Per non parlare del ristorante: noi è da agosto che siamo alla ricerca di un posto. E già da allora molte delle location erano già occupate (senza contare che possano chiedere solo per l'affitto del luogo 2000 euro, a cui bisogna aggiungere il costo del catering). Un anno prima! Si vede che, nonostante la crisi, il matrimonio è come la Coca Cola: produce reddito.
E allora dove sta il sacramento religioso? Io mi rifiuto di spostare la data per andare in un ristorante con le fontane di  ghiaccio che zampillano succo di mirtillo, nonostante già in cinquanta me lo abbiano proposto. Piuttosto mi metto a cucinare io per 100 persone: tanto con le Speedy pizza si fa in fretta.

Ps. questo è un sito molto carino per chi volesse sposarsi e avesse intenzione di realizzare qualcosa, tipo le bomboniere, fai da te. http://www.matrimonioperfettoblog.com/. Io ci ho trovato un esempio di bomboniera creativa, molto interessante. Altrimenti, al posto del rene, potrei vendermi un piede: un calzino in meno da lavare.

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