mercoledì 12 ottobre 2011

La mia autobiografia

Buongiorno al latte ed al caffè....Si, lo so che sono quasi le 5 di pomeriggio e che non è il caso di essere in modalità mattina, ma quella canzone di Pavarotti mi piace un casino. Avevo intenzione di aprire un post così non appena mi fossi svegliata, ma non appena mi applico per avere dei buoni propositi e scrivere qualcosa di intelligente, mi chiamano al telefono o mi inviano mail, ovviamente per ricordarmi cose che devo fare e scadenze da rispettare.

Questo mese devo dire che gli affari, se così si possono chiamare, stanno andando un po' a rilento. Ok, c'è la recessione, la crisi, Barbara D'Urso che piange, ma tra fine settembre e inizio ottobre ho avuto una sfilza di spese, che, tanto per rendervi partecipi dei fatti miei, sono state: rata condominiale, assicurazione macchina, telefono, gas, yoga. Adesso mi restano ancora da pagare: bollo, tassa rifiuti, dietologa (come avevo già scritto qui sono a dieta)  e una c***o di multa che mi è piombata ieri tra capo e collo, perché i vigili con le loro biciclettine (e si, qui girano così), hanno un sesto senso per rompere i maroni. Con il mio magro stipendio (e per fortuna che siamo in due), non solo non sono riuscita a coprire le spese, ma ho dovuto attaccare i miei risparmi. Ed è una cosa che odio perché il mio gruzzoletto sta diventando sempre più magro. A lui si che la mia dietologa nazista direbbe bravo.  Comunque non mi voglio lamentare: quando sono triste penso al giorno in cui diventerò ricca e scriverò (anzi farò scrivere) la mia autobiografia, basata su una serie di mie lunghe interviste, tipo Il cinema secondo Hitchcock di Truffaut, in cui dirò che ci sono state delle volte in cui ho avuto momenti difficili, ma che sono stati proprio quelli a forgiarmi il carattere. Insomma: barbona, ma con classe.
Mi immagino già la scena: io seduta in una grande casa bianca indosso un vestito di Valentino rosso (giusto per contrasto) ad attendere le domande che contribuiranno a costruire la monumentale opera che mi riguarda (qui di lato la copertina). Attendo, attendo, ma non viene nessuno. Un mio assistente (ogni grande star ne ha uno) mi raggiunge e mi dice:

La signora Barbara D'Urso è in ritardo. Purtroppo David Letterman non poteva.

Quando si sognano le minchiate, poi bisogna prendersi per il culo da soli.
           

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