domenica 20 febbraio 2011

Il primo colloquio

Il mio primo colloquio l'ho fatto da Mac Donald's: era estate e volevo guadagnarmi qualche soldo. Nella mia mente avevo l'immagine di Felicity, che per chi non la conoscesse è la protagonista di un telefilm: studentessa di lettere di giorno e lavoratrice in caffetteria pure. Insomma, non che avessi molte pretese, ma mi piaceva l'idea di indossare un'uniforme e di vedere tante persone di fattura e densità diversa mettere gli stessi indumenti (che mente malata...).

Colloquio ok; è durato all'incirca cinque minuti e ho praticamente ottenuto il posto: addetta alle cucine. Ho pensato: "cavolo, che figata!"; mi vedevo già in centro a Milano a spendere in vestiti e borse il mio primo stipendio, che mi avrebbe portato alla famigerata indipendenza economica. Insomma: un panino era la libertà. Che fossi imbecille quello era già assodato nella vita di tutti i giorni, ma la cosa si è acuita quando sono diventata "operativa".

Dopo qualche giorno ho infatti scoperto che per preparare un Big Mac bisogna avere una laurea in architettura. Si tratta di una costruzione che deve incastrare perfettamente cetriolini, salse varie, hamburger e panino. Il tutto deve avere un ordine preciso, altrimenti non va bene. Io queste cose non le sapevo fare: non mi ricordavo mai se le spruzzate di maionese fossero una o due, se appunto i cetriolini avessero una funzione tra lo strato di sottiletta o no...insomma alla voce imbranata sul dizionario c'era la mia faccia.

Il tutto senza contare che avevo una divisa orrorifica con delle scarpe anti infortunistiche enormi. Poiché poi ero praticamente cieca indossavo gli occhiali: ogni due per tre mi cadevano sul naso. Il semplice gesto di allungare il mio dito indice verso il suddetto naso provocava la reazione scomposta del mio "tutor" più anziano ed esperto preparatore di panini, un sudamericano gentile, ma molto ligio alle regole dell'igiene, manco ci stessimo preparando a fare un doppio trapianto di polmoni. "Vai a lavarte le mani e poi debe togliere el bracialeto, che porta germi". Bene.

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