L'angolo dell'ospite: La Banda dei Broccoli

Oggi non scriverò scemenze come al solito. Cercherò di essere brillante e creativa. Pertanto, non dirò niente. Mi limiterò a fare domande. Ho deciso infatti di unire l'utile al dilettevole, ovvero di sfruttare quello che tento di fare di mestiere (la giornalista) e di ospitare in questa nuova rubrica qualcuno che, magari pur precario e tra tante difficoltà, ha deciso di prendere la propria esistenza con allegria. I primi ospiti sono (un attimo che trovo sul computer il file con il rullo di tamburi): La Banda dei Broccoli, un simpatico collettivo di giovani sugli "enta", che si è divertito a dire la propria sul mondo del cibo e non solo. Non a caso, il sottotitolo del loro blog è "diari quotidiani di precari urbani". E in più, signore e signori mivogliorovinare, una ricetta che fa venire già fame (ma questa domani)

Sformatini delicati di patate e verdure *

Nel primo post del gennaio del 2010 si legge un vostro ritratto: “Siamo un gruppo di amici (definirci collettivo sarebbe stato più figo, ma fa niente!), amiamo la musica, il cibo e viviamo in un periodo di lotte politiche e derive sociali. Guardiamo attentamente il presente, con i sensi sempre vigili come sa fare ogni buon precario (ma non solo, vi siete mai domandati come faccia a sopravvivere un neoassunto? vabbè queste sono altre storie)”.  Parlateci di voi (chi siete, cosa fate, quanti anni avete….) e qual è la vostra esperienza da precari (o neoassunti) nel mondo del lavoro?

Siamo tanti, come le stelle di Negroni, ma piiigri, questo porta al tragico risultato che alla fine a curare direttamente il blog siamo in 2. Però il supporto è colossale, senza i toc toc a casa giusto giusto a ora di cena, senza le gite fuori porta, senza le chiacchiere, i confronti, etc. il blog non sarebbe mai nato e senza questo mood collettivo probabilmente non riuscirebbe ad andare avanti.
E poi nella cura quotidiana del pargolo (ovvero il blog) saremmo perse (eh già le 2 animatrici sono donne) senza l’amico che nella vita fa il consulente d'immagine, santo subito! Senza di lui non avremmo mai avuto il loghetto, non ci sarebbe maai venuta in mente la “Campagna in sostegno dell’immagine verace”, i banner sia quelli dei contest sia quello dell’iniziativa “foodblogger per il sì” a cui teniamo moltissimoo! Stiamo cercando nel nostro piccolo di sostenere e promuovere il “SI’” al referendum, quindi fatelo girare il bannerino!
Comunque l’età media è sui “enta”, ma siamo gggiovini dentro.

Da precari cosa pensate della nostra situazione?

. . . è bellizzimo! Fai cose, vedi persone, il tutto rimanendo consci delle limitatissime possibilità economiche che, alla fine, ti portano a fare cose (a casa propria) e a vedere gente (precaria come noi). Inoltre ci siamo fatti lobotomizzare in modo da non avere coscienza del futuro!
Scherzi a parte la situazione non è bella per nessuno, considera che anche chi di noi non è “ufficialmente” precario si sente perennemente in bilico: il lavoro non è più stabile come lo era per i nostri genitori e nemmeno gli stipendi hanno lo stesso valore d’acquisto, il che ti porta comunque a non avere una progettualità a lungo termine. Basta, altrimenti inforchiamo gli occhiali spessi e diventiamo pesantoni.
Diciamo che cerchiamo di vivere in maniera produttiva il nostro essere “precari” e che vuol dire? Vuol dire alzarsi ogni mattina con un’idea in più, con uno spirito di progettualità sempre vivo, pieni di entusiasmo e di speranza, di voglia di migliorare, nel nostro piccolo, la situazione. 

Torrino di riso e peperoni con bocconcini di pollo

Come mai proprio un blog di cucina e qual è il vostro punto di vista nel mondo dei food blog?

Non sapevamo ricamare e la creta sporca di più dei soffritto!
....Ahah, scusa ridiamo da soli per quanto siamo stupidi. No, il nostro non vorrebbe essere solo un food blog, ci sono spunti su musica, libri, viaggi, tutto in salsa rigorosamente low cost. Avevamo voglia di creare uno spazio osmotico dove dare e prendere idee, curiosità, spunti. Volevamo un posto dove parlare delle nostre conquiste quotidiane, delle nostre scelte e scoprirne altre. Alla fine tutto passa anche dalle piccole scelte e sono quelle che fai tutti i giorni, quando al posto del paccone di biscotti pieni di conservanti, ti fai un dolce facile facile (perché il tempo è sempre troppo poco), più economico  e più salutare.
Beh nel mondo dei food blog siamo dei neofiti, ma per quello che possiamo vedere è molto divertente e ricco di persone generose, gentili, disponibili a confrontarsi e a dispensare consigli. Sì ci piace :)

Il sottotitolo del vostro blog è “diari quotidiani di precari urbani”: la sopravvivenza del precario si è “estesa” anche al cibo?

Ehm forse siamo monotematici noi, ma il cibo è la base.
Prima dei libri, dei cd, delle mostre, dei concerti, prima di tutto viene il cibo. Fare la spesa è un gesto quotidiano e senza retorica ti possiamo dire che è di vitale importanza … “Vissi d’arte, vissi d’amore” lo lasciamo dire a Tosca, noi dobbiamo nutrirci e cercare di farlo nel migliore dei modi possibili nonostante i pochi mezzi. Cerchiamo di proporre ricette facili, che non costino troppo. Non bisogna lasciarsi abbindolare dal piatto precotto o pensando di risparmiare tempo e bisogna acquistare le verdure di stagione, sono più sane e costano meno. Rivalutiamoli stì broccoli d’inverno!
Una ricetta “precaria” veloce ed economica?

Mmm . . . spaghetti pepe e pepe! Gli spaghetti costano una miseria il problema è il vino con cui dissetare l’arsura!
Scherziamo! Sul nostro blog puoi trovare una pasta al tonno gourmet che facevamo quando eravamo dei fuorisede o la pasta con le cime di rapa.

* tutte le immagini di queste ricette sono tratte dal blog

Grazie ragazzi: per merito delle vostre ricette guarderò con più amore il mio girovita.